La prima casa non si tocca?

Tanto si è detto e tanto si dice sulla prima casa. Ma in sostanza: i creditori possono togliercela? Iniziamo col dire che ci sono delle norme che limitano il potere dei creditori, ma non sempre ciò accade. Vediamo perché!

Tanto per cominciare la legge non ci dice di che importo minimo deve essere il debito per evitare il pignoramento della casa. In ogni caso è il creditore che deve fare una valutazione di convenienza e decidere se aggredire o meno la nostra prima casa. La cosa più importante è classificare i tipi di creditore. Alcuni possono pignorare tranquillamente, altri sono più limitati dalla legge, come in caso di debiti verso il Fisco.

La banca può pignorare la prima casa. Nella maggior parte dei casi, quando un creditore stipula un mutuo iscrive un’ipoteca che, in caso di mancato pagamento delle rate, permetterà di mettere l’immobile all’asta giudiziaria. E non potrebbe essere diversamente! Se ottengo dei soldi con un mutuo, la Banca potrà agire per riprenderseli in tutti i modi che le sono consentiti.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia per intenderci), invece, non può eseguire il pignoramento della prima casa se l’immobile rappresenta l’unica casa di proprietà del debitore. Ma è necessario che questi vi abbia la residenza, che non sia un immobile di lusso (A/8 o A/9) e dev’essere accatastato come civile abitazione. Quindi se il debitore ha acquistato o ereditato altri immobili, ha un’unica casa ma risiede in un’altra e sia ad uso diverso da civile abitazione, potrà subire il pignoramento anche della prima casa.

Ci sono altre limitazioni che devono essere rispettate a tutela del debitore e che richiedono una valutazione complessiva della situazione. Ecco perché è necessario una consulenza completa ad opera di professionisti del settore. Ti trovi in una di queste situazioni delicatissime? Vuoi saperne di più? Contattaci!

La redazioneLa prima casa non si tocca?