Nel corso della nostra vita lavorativa può capitare di perdere il posto di lavoro. In questi casi lo Stato ha previsto delle forme di aiuto per darci il tempo necessario a trovarne uno nuovo. Ecco che nasce quindi la NASPI, la nuova indennità mensile di disoccupazione. Se dovessimo perdere il lavoro (non per colpa nostra), non dobbiamo scoraggiarci!
Per poterla avere dovremo recarci al Centro per l’Impiego più vicino per dichiarare il nostro stato di disoccupazione. Questo primo passo è molto importante perché segnalerà allo stato che siamo senza lavoro e ci darà modo di ritirare la domanda con la quale richiedere la NASPI che, in quanto sussidio, non spetta di diritto ma viene concesso solo a determinate condizioni.
Chi può ricevere la NASPI? in genere spetta al lavoratore subordinato che ha perduto involontariamente il lavoro. Purtroppo però, non è un diritto per tutti. Sono infatti esclusi i lavoratori che consegnano le dimissioni, chi decide per la risoluzione consensuale (salvo eccezioni), i dipendenti della pubblica amministrazione a tempo indeterminato e gli operai agricoli. Viene però riconosciuta al lavoratore che possiede dei requisiti contributivi e lavorativi minimi previsti per legge. Una volta ottenuta, viene erogata ogni mese per una durata prestabilita che dipende dalle settimane in cui sono stati versati i contributi negli ultimi 4 anni, con un importo che si aggira intorno al 75% del vecchio stipendio.
È importante, in questi casi, affidarsi a professionisti competenti che seguano l’iter che va dalla valutazione dei requisiti lavorativi e contributivi minimi all’invio della domanda per via telematica. Ogni caso deve essere vagliato approfonditamente per valutare il diritto o meno alla NASPI. Ci sono numerose eccezioni che possono essere valutate per verificare se il lavoratore ha diritto o no a questa prestazione. Vuoi saperne di più? Spazio legale è a tua completa disposizione per ogni eventuale chiarimento. Contattaci!