Quante volte ci troviamo di fronte a questa fatidica domanda:
“Ma la casa coniugale, in caso di separazione, spetta al marito o alla moglie”?
Ebbene, iniziamo con il precisare i punti fermi della questione.A proposito dell’assegnazione della casa coniugale, la legge dice che bisogna, per prima cosa, tenere in considerazione l’interesse dei figli che, per evitare traumi, devono restare nella casa in cui vivono!
Un semplice esempio può chiarire meglio la questione: immaginiamo due figli minori che si trovano traumatizzati da una separazione dei loro genitori. Immaginiamo anche che siano costretti a cambiare casa perché questa è stata assegnata ad un genitore. Questa situazione creerebbe gravi danni ai figli! Ecco perché, per evitare proprio questo, la legge tutela i minori che non hanno colpe e devono restare nella casa in cui vivono (in gergo si dice che “la casa segue i minori”).
Una volta che i minori vengono tutelati lasciandoli nella casa coniugale, il Giudice prenderà, poi, i provvedimenti per i Coniugi. E cioè potrà dire, per esempio, che i figli staranno con la madre che, quindi, potrà abitare nella casa con i figli. Come in genere accade.
Ma ogni caso andrà valutato con attenzione ed il Giudice potrà cambiare la sua decisione perché nulla è definitivo. In questi casi tutto può cambiare col passare del tempo e con la modifica anche della situazione patrimoniale dei genitori. Ma sempre dopo aver tutelato i minori.
Sarebbe opportuno, pertanto, prima di trovarsi davanti a spiacevoli episodi, avere un quadro completo della situazione che, però, richiede uno studio specifico del caso.
Noi di Spazio Legale vi offriamo tutta la consulenza necessaria per la tutela dei figli, affinché soffrano il meno possibile davanti a queste incresciose, ma sempre più frequenti circostanze, ma anche a tutela dei genitori.
Che aspettate? Contattateci e vi daremo le risposte che cercate.
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