Vicino di casa molesto? La legge ci dice cosa fare!

Stereo ad alto volume, puzza di barbecue in casa, spazzatura lasciata davanti alla porta, questi e tanti altri possono essere i fattori scatenanti di una lite con il nostro vicino di casa. E se la prima volta si chiede cortesemente e la seconda si ribadisce… la terza si inizia ad urlare. E quando anche le urla non servono più a nulla e il nostro vicino di casa continua imperterrito nei suoi comportamenti incivili, allora possiamo fare solo una cosa: ricorrere alla legge.

Recentemente la Cassazione ha emesso una sentenza che ha ribadito per l’ennesima volta cosa fare in questi casi. Tutte le volte in cui il vicino di casa ha una serie di atteggiamenti molesti, singolarmente considerati illeciti (come i rumori o gli odori intollerabili) o leciti (lo spostamento del tappetino o qualche cartaccia a terra), possiamo denunciarlo per stalking. Non è la prima volta che la giurisprudenza applica la figura del reato di stalking ai rapporti di vicinato. Tant’è che ormai si parla di stalking condominiale. Il penale scatta tutte le volte in cui c’è un disegno premeditato dietro tutte le azioni molestatrici del vicino.

Ma è anche necessario che il suo comportamento abbia una particolare incidenza sulla vittima e cioè deve:

  • Causare un costante e grave stato di ansia o paura;
  • Far credere in un fondato timore per la propria incolumità o quella di un familiare;
  • Costringere la vittima a modificare le proprie abitudini di vita.

Bastano anche due di queste condotte, ripetute in un arco temporale ristretto, a generare uno qualsiasi di questi tre effetti perché si possa parlare di stalking. La prima cosa da fare è una lettera di diffida dell’avvocato con cui questi chiede l’interruzione dei comportamenti molesti. Chiaramente, trattandosi di un reato, per avviare il procedimento sarà necessario procurarsi le prove e presentare una querela alla polizia, ai carabinieri o depositare un atto alla Procura della Repubblica. Lo scopo, oltre alla condanna e all’eventuale risarcimento, è ottenere un ordine di allontanamento dai luoghi in cui si trova la vittima.

In questi casi è meglio avere una consulenza completa in modo da agire nel migliore dei modi per la tutela dei tuoi diritti. Noi di Spazio Legale siamo a tua completa disposizione per chiarire ulteriori dubbi e rispondere alle tue domande. Contattaci!

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