Overbooking: abbiamo il biglietto ma non possiamo volare

È tempo di vacanza e, anche se abbiamo già deciso la nostra meta, siamo indecisi sul come arrivarci. Tra le tante offerte di viaggi che si trovano nel web alcune hanno l’impressione di essere veramente allettanti con voli aerei a prezzi davvero stracciati. Per non perdere l’occasione quindi ci affrettiamo ad acquistare gli ultimi biglietti, ma Il giorno dell’imbarco una simpatica hostess al gate ci comunica che ci sono stati dei problemi e probabilmente non potremo volare… sono in overbooking!

Succede spesso infatti che le compagnie aeree mettono in vendita un numero di biglietti superiori al numero di posti disponibili, sul presupposto statistico che qualcuno, magari in preda a ripensamenti dell’ultimo minuto, non si presenti in tempo. Questo fenomeno, molto diffuso tra le compagnie aeree, viene definito “negato imbarco per overbooking”, cioè accettazione di prenotazioni in eccesso. Si verifica quando il passeggero, pur in possesso di un biglietto aereo valido che si presenta all’imbarco entro il termine indicato, non viene comunque imbarcato.

E come rimediano le compagnie aeree all’overbooking? fanno un appello ai passeggeri sperando che ci siano dei volontari disposti a cedere spontaneamente il proprio posto! Al passeggero che accetta di non volare spetta il rimborso entro sette giorni del prezzo del biglietto, o un imbarco su un volo alternativo con la data di partenza più conveniente per il passeggero, in condizioni di trasporto identiche o simili (se ad esempio abbiamo acquistato un biglietto di prima classe, ci verrà proposto un volo alternativo in prima classe).

Tutto nella totale non curanza delle conseguenze negative che la perdita del volo ha sul viaggiatore: disdire il pernotto eventualmente prenotato, il meeting di lavoro saltato, etc… Se il numero di volontari è insufficiente, la compagnia può negare arbitrariamente l’imbarco ai passeggeri non consenzienti, offrendogli, oltre alla scelta tra rimborso e/o un volo alternativo, l’assistenza e compensazione pecuniaria.

Il risarcimento del torto subito è un diritto del viaggiatore deluso. Purtroppo non è automatico, ma è subordinato a un iter giudiziario che inizia con una diffida di messa in mora nei confronti della compagnia, a cui segue un tariffario tabellare prestabilito che potrebbe non risultare sufficiente. In tal caso, o in caso di mancato risarcimento, è necessario rivolgersi a professionisti competenti per usufruire del servizio consulenza e assistenza legale individuale. Spazio legale è a tua completa disposizione per risolvere il problema e rispondere a ogni domanda. Contattaci!

La redazioneOverbooking: abbiamo il biglietto ma non possiamo volare