Quale è l’incubo di tutti gli inquilini che vogliono lasciare la casa in cui abitano?
Lo sappiamo tutti! La paura principale è quelle se riuscirà a recuperare o meno la caparra data al momento della sottoscrizione del contratto di locazione.
DURATA LOCAZIONE
Nei contratti di locazione viene sempre inserita la durata.
Nella maggior parte dei casi la durata è prorogabile per gli stessi anni stabiliti nel contratto, se il proprietario o l’inquilino non inviano, ENTRO IL TERMINE STABILITO, una raccomandata con ricevuta di ritorno con cui comunicano di non voler rinnovare la locazione.
Esempio: se il contratto ha durata di quattro anni dal 01.01.2019 ed è prevista la clausola di un preavviso di almeno 3 mesi per il recesso, l’inquilino dovrà trasmettere una raccomandata entro il 30.09.2023. se non la invia, il contratto si rinnoverà per altri 4 anni.
Una sola precisazione: naturalmente parliamo di contratti regolarmente registrati, perché per IN NERO SONO NULLI! In questo caso non ci sono clausole valide tra le parti ed ognuna potrà agire come meglio crede. In caso di contrasto tra inquilino e proprietario, allora, occorrerà andare in Tribunale per fare decidere al Giudice anche sui canoni pagati che si basavano su un contratto nullo!
A differenza quindi dei primi due casi, che richiedono sempre l’accordo tra locatore e conduttore (cosiddetto «recesso convenzionale»), il recesso per gravi motivi invece spetta per legge anche se non inserito in contratto (infatti si parla di «recesso legale» in quanto previsto dalla legge e obbligatorio a prescindere dalla volontà dei due contraenti).
La legge, poi, consente al conduttore il RECESSO PER GRAVI MOTIVI in qualsiasi momento Ma anche in questo caso bisogna dare un preavviso di almeno sei mesi sempre con la “solita “ raccomandata.
Quali sono i gravi motivi?
Ecco alcuni esempi:
– impianti non a norma;
– trasferimento per lavoro dell’inquilino;
– perdita di lavoro dell’inquilino;
– ampliamento della famiglia;
– invalidità del conduttore che non consente una normale vita nell’immobile
– altri casi che potranno essere decisi dal Giudice in caso di contrasto delle parti.
MA A COSA SERVE IL PREAVVISO?
Il preavviso serve per evitare un danno al proprietario. Ed infatti, messo a conoscenza della volontà dell’inquilino di andare via, il proprietario potrà iniziare a cercare un nuovo inquilino da far entrare non appena la casa sarà libera. Se, invece, il preavviso non viene dato, il proprietario potrebbe non aver il tempo per trovare un nuovo inquilino ed ecco che potrà comunque chiedere i canoni a quello che è andato via senza rispettare il termine.
CONCLUSIONE Non è previsto alcun tipo di recesso anticipato per gravi motivi senza preavviso. Il preavviso, salvo diverso accordo, va comunque dato. Ciò non toglie che il proprietario potrebbe rinunciare al suo diritto e quindi, se c’è l’accordo della parti, far inserire nel contratto che l’inquilino può andare via senza preavviso.
In ogni caso questa materia è complessa e delicata. Ogni caso va valutato nello specifico.
Occorre affidarsi a personale specializzato che possa studiare la questione approfonditamente.
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