CONTRATTO TELECOM: MORTE DEL TITOLARE. COME SI RECEDE?

Molto spesso ci troviamo a dover fare i conti con eventi ineluttabili della vita.

A seguito della morte di un nostro caro, infatti, si aprono scenari e incombenze con cui bisogna fare i conti.

Succede, ad esempio, che il defunto abbia sottoscritto dei contratti di fornitura, come luce acqua, gas e telefono (Telecom, ora Tim).

Molte volte gli eredi sono costretti a recedere da questi contratti perché non interessati all’utenza o perchè l’abitazione del caro estinto viene chiusa e non più utilizzata.

Spesso accade che le utenze restino intestate ai defunti e gli eredi continuino a pagare le relative bollette periodiche, non comunicando mai l’evento della morte del parente.

Soffermiamoci sull’abbonamento telefonico: è onere degli interessati comunicare alla compagnia telefonica il decesso dell’utente, provvedendo quindi al recesso dal contratto.

Se non si recede, il contratto telefonico continuerà regolarmente a funzionare. Del resto, Telecom, non può essere a conoscenza se un suo cliente è in vita o deceduto.

Ed infatti, così come accade per tutte le altre utenze, finché l’erogazione del servizio è in essere, la società continuerà a chiedere il corrispettivo che le è dovuto. Quindi, il decesso di un cliente non interrompe automaticamente il rapporto giuridico; al contrario, sarà sempre necessaria una comunicazione scritta da parte degli eredi.

È bene sapere che l’abbonamento telefonico è un contratto di somministrazione che impone degli obblighi sia a chi utilizza il telefono e sia a che fornisce il servizio in abbonamento.

Questo contratto è un po’ particolare: è la legge a prevedere direttamente il tuo diritto di recesso. Ogni volta che un consumatore sottoscrive un contratto a distanza con una società ha diritto alla disdetta, da effettuarsi a suo piacimento, cioè quando vuole, sebbene rispettando delle condizioni, clausole e decadenze dalle offerte.

La disdetta Telecom per decesso, infatti, è giustificata da una “causa di forza maggiore”, cioè da un evento non voluto che va ad incidere inevitabilmente sul rapporto giuridico instauratosi tra cliente e compagnia telefonica.

ATTENZIONE: Con la disdetta per decesso, Telecom deve rimborsare tutti i pagamenti ricevuti dal giorno della morte del cliente fino alla richiesta di recesso.

Questa regola generale, va, naturalmente, valutata ed applicata alla situazione contingente.

L’evento morte produce, infatti, una reazione a catena che abbraccia sia gli aspetti più importanti, come la trasmissione degli immobili, sia gli aspetti minori, come i recessi dai contratti che, però, il più delle volte danno adito a delle spiacevoli situazioni e a delle ingiustizie che meritano giustizia.

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