Pace fiscale: il decreto legge che ha fatto scalpore!

Se ne parla da giorni, il decreto legge fiscale 2019, meglio conosciuto con il nome utilizzato dai media: pace fiscale, potrebbe essere presto realtà. Ma di cosa si tratta effettivamente? Scopriamo tutti i dettagli!

La pace fiscale è contenuta nella legge di bilancio 2019 e prevede, tra le principali novità, una nuova rottamazione delle cartelle e la definizione agevolata delle liti fiscali.

La definizione agevolata delle cartelle, denominata anche rottamazione ter, consiste nella possibilità di pagare i propri debiti al netto di sanzioni e interessi, in dieci rate spalmate in cinque anni. Questa opportunità segue gli interventi già attuati nei mesi scorsi che rispondevano al nome di rottamazione e rottamazione bis.

Se abbiamo delle controversie contro l’agenzia delle entrate, sarà possibile chiuderle pagando una somma pari al valore della controversia. Ma la novità più importante introdotta dal decreto è costituita dalla cancellazione di tutte le cartelle di importo non superiore a 1.000 euro, che saranno annullate definitivamente al 31 dicembre 2018.

Con queste opzioni si cancellano letteralmente una parte delle imposte che sarebbero state dovute dal contribuente, in una realtà ben lontana dal progetto presentato in sede di contratto dal nuovo governo, che prevedeva unicamente il condono a tre aliquote (6%, 10% e 25%) calcolato in base alla situazione economica del contribuente.

Dunque, riassumendo, i punti salienti della cosiddetta pace fiscale sono:

  • Rottamazione ter delle cartelle: i debitori potranno saldare il debito con rate fino a cinque anni e beneficeranno della riduzione degli interessi sulla rateizzazione. Ammessi alla rottamazione ter saranno tutti i debiti risultanti da cartelle affidate agli agenti della riscossione (Equitalia, ora Agenzia delle Entrate Riscossione) tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017. Rientrano in questa misura anche i beneficiari delle precedenti rottamazioni;
  • Definizione agevolata delle liti tributarie pendenti: prevede la possibilità di chiusura delle liti pendenti contro l’Agenzia delle Entrate. La definizione agevolata riguarderà le liti fiscali in cui il ricorso di primo grado è stato notificato alla controparte entro il 30 settembre 2018;
  • Stralcio totale delle mini-cartelle fino a 1.000 euro: annullamento automatico e totale delle cartelle di importo inferiore ai 1.000 euro nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010! A beneficiarne saranno i contribuenti con cartelle relative a tributi locali non pagati come IMU, TASI e TARI o relative a multe per violazione del codice della strada.

Questi sono solo i punti principali della pace fiscale e, tuttavia, anche per poter usufruire dei benefici elencati è necessario avere alcuni presupposti che devono essere valutati da professionisti prima di poter fare qualunque cosa.

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La redazionePace fiscale: il decreto legge che ha fatto scalpore!