Nel celebre film “Io Vi Troverò“, un Liam Nison molto arrabbiato viaggia in Francia per riprendersi la figlia rapita, scontrandosi con l’organizzazione malavitosa che la teneva prigioniera. Nessuno di noi potrebbe mai fare una cosa del genere, ma tutti potremmo ritrovarci con un figlio rapito, sopratutto con gli avvenimenti degli ultimi giorni. Possiamo prevenire dei tentativi di rapimento? Certo!
Un episodio a Brindisi, l’altro a Lecce. Ormai la criminalità organizzata non si ferma più neanche davanti ai genitori. Attraverso stratagemmi violenti, si avvicinano di soppiatto, cercano di strattonare i bimbi dalle mani delle mamme e poi scappano via.
Questi episodi, fortunatamente falliti grazie all’aiuto di alcuni passanti, ci mettono nelle condizioni di chiederci: cosa possiamo fare per prevenirli?
Ecco una lista di dieci regole riconosciute da Telefono Azzurro che ci spiegano come fare per prevenire, per quanto possibile, i tentativi di rapimento.
Nessuno vorrebbe mai trovarsi nella condizione di dover far fronte all’emergenza di una scomparsa. Il modo migliore per proteggere i proprio figli, spiegano gli esperti, è insegnare loro a proteggersi.
Negli Stati Uniti hanno invertito la rotta sul cosiddetto “stranger – danger”, il pericolo dello sconosciuto, e hanno iniziato a istruire i bambini sull’importanza di proteggersi dalle richieste dei grandi.
Il decalogo di buone pratiche per prevenire dei tentativi di rapimento comprende:
- 1) Evitare il termine “sconosciuto” perché rischia di confondere i bambini che hanno più di un’occasione per vedere i propri genitori scambiare qualche parola con una persona che non conoscono. Aiutiamoli invece a fare attenzione ai comportamenti delle persone che s’incontrano. Ricordiamoli che gli adulti non chiedono mai aiuto ai bambini e a questo bisogna sempre prestare attenzione. Una fra le scuse più comuni utilizzate per approcciare un bambino è chiedere aiuto nel ritrovare ad esempio un cucciolo smarrito;
- 2) Se sono grandi abbastanza per muoversi senza di noi, invitiamoli a non rimanere da soli, ma a spostarsi sempre in compagnia di un amico. Soprattutto, ricordiamoli che è importante fare in modo che le loro strade non si dividano, mentre sono fuori dal nostro controllo;
- 3) Spieghiamoli che quando si sentono in pericolo, le regole cambiano. Se un adulto li prende per mano per portarli via, ogni mezzo è buono per attirare l’attenzione, come urlare o far cadere oggetti se ci si trova in un negozio. Non dimentichiamo di dire che non saranno puniti se dovesse rivelarsi un falso allarme;
- 4) Insegniamo ai nostri figli che devono sempre chiedere il nostro permesso per andare da qualche parte con un’altra persona, anche se è un parente;
- 5) Istruiamoli sui modi non prevedibili di aggirare un potenziale problema: se un adulto in auto accosta mentre si cammina per strada e cerca di attaccare bottone, bisogna camminare in direzione opposta a quella in cui viaggia l’auto, perché in questo modo sarà meno facile essere seguiti. In ogni caso, per nessuna ragione, accettare di salire in macchina con una persona, anche se la scusa con cui si presenta è plausibile. Classico esempio: la mamma è in ospedale;
- 6) Non diamo nulla per scontato. Dire a dei bambini di andare alla cassa del supermercato nel caso in cui ci perdessero di vista, non serve. Insegniamoli a trovare la strada fra le corsie per arrivare da soli alle casse;
- 7) Esercitiamoci a individuare insieme persone a cui chiedere aiuto nel caso in cui presentasse un’emergenza. Per esempio, una mamma con bambini o una persona con una divisa;
- 8) A partire dai cinque anni, assicuriamoci che i nostri figli conoscano il proprio cognome e imparino a memoria il nostro numero di telefono;
- 9) Spieghiamoli che le parti intime sono private e nessuno è autorizzato a toccarle. In ogni caso, è importante che ci facciano sapere se qualche comportamento li ha fatti sentire a disagio;
- 10) Insegniamoli a riferirci sempre se un adulto gli chiede di tenere un segreto, perché i bambini non sono i confidenti degli adulti.
Molto importante, in casi simili, è mantenere la lucidità ed elaborare il tutto con estrema attenzione. È probabile che nel caso in cui venga sventato un tentativo di rapimento, possano esserci delle reazioni istintive.
Prima di passare dalla parte del torto, quindi, meglio avere ben impressi quelli che sono i nostri diritti e doveri. Noi di Spazio Legale siamo qui per chiarire ogni tuo dubbio in merito. Non esitare a contattarci!