Una brochure piena di colori, una pubblicità con la super modella in primo piano, una voce accattivante o un personaggio famoso… sono tanti i modi con i quali ogni giorno le aziende cercano di venderci qualcosa. E così, senza che ce ne rendiamo conto, ci ritroviamo con oggetti che non sappiamo usare a chiederci: ma mi serviva davvero? Per tutti quegli acquisti un po’ impulsivi e stravaganti, esiste un rimedio: il diritto di recesso!
Sia il Codice del Consumo (D.lgs. n. 206/2005), che il Codice Civile, prevedono tutele a favore dei consumatori a seconda del luogo in cui si effettua la transazione commerciale.
Se i consumatori confondono il diritto di recesso con la libertà di cambiare idea in ogni momento, è altrettanto vero che i negozianti talvolta scordano i loro obblighi nei confronti del consumatore, scaricando le responsabilità al produttore o fornendo informazioni scorrette.
Ma cosa si intende con diritto di recesso? Per rispondere, dobbiamo distinguere il caso in cui l’acquisto è stato effettuato fuori o dentro il locale commerciale. Nel primo caso, cioè se acquistiamo in negozio o in un locale commerciale, non è prevista la possibilità di cambiare idea, a meno che non compaia un difetto di conformità; Nel secondo caso, invece, il diritto di recesso per ripensamento è possibile!
Quindi la condizione necessaria per poter esercitare il proprio diritto è che l’acquisto sia effettuato fuori dai locali commerciali (per telefono, tramite internet, ma anche in piazza o lungo la strada se veniamo fermati da un operatore commerciale). In questi casi è possibile, entro un termine di 14 giorni dal ricevimento, esercitare il diritto di recesso senza dover fornire giustificazioni particolari e richiedere la restituzione della somma versata per l’acquisto oltre alle spese di spedizione (in caso di beni).
Nel caso di acquisti online è riconosciuta al consumatore una serie di diritti supplementari rispetto a quelli previsti dalla disciplina ordinaria. Basti pensare al diritto di recesso ad nutum (senza fornire alcuna spiegazione al venditore) e/o al diritto a ricevere tutte le informazioni utili in proposito ben prima della conclusione dell’accordo negoziale (art. 47).
Il diritto di recesso è irrinunciabile e non assoggettabile a penali o limitazioni. Il suo esercizio non è limitato alle ipotesi di giusta causa, poiché il consumatore può esercitare il diritto di recesso senza essere tenuto a fornire alcuna spiegazione riguardo ai motivi e alle cause per cui intende sciogliere il contratto. Ogni clausola contraria, eventualmente presente, sarebbe da considerarsi nulla.
Tuttavia il professionista è abbastanza reticente nel riconoscere un simile diritto al consumatore e troverà mille scuse! Ma teniamo a mente che non tutti i beni sono soggetti a questa disciplina.
Il professionista dovrà, per parte sua, rimborsare l’acquisto entro 14 giorni di calendario dal giorno in cui ha ricevuto la comunicazione del consumatore di voler recedere, utilizzando lo stesso metodo di pagamento dell’acquirente.
Purtroppo se il professionista non collabora, è necessario intervenire giuridicamente per la tutela del proprio interesse. Bisognerà rivolgersi a professionisti per l’instaurazione di un contenzioso giuridico volto alla risoluzione della controversia insorta. Noi di Spazio Legale siamo a tua completa disposizione e ti daremo tutta la consulenza e i chiarimenti per far valere i tuoi diritti. Contattaci!